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Volando con la luna

di Elvia Perosa Ganzerli

…In questa produzione si coglie il senso ludico che ha animato l'Autrice quando li ha composti e sembra anche di vedere volti di bambini atteggiati allo stupore e al sorriso.

Ben diversa e, per certi aspetti molto più affascinante, è la ricchezza della sua personalità con le sfaccettature e le iridescenze che le sono proprie quando dalla professione o dalle attività ad essa connesse, si incammina, in punta di piedi e talvolta con molta sofferta sincerità, nelle stanze della propria intimità.

Elvia Perosa da alcuni anni colloquio con se stessa, affidando alle parole scritte la profondità del suo essere. Sono - come ella scrive - “Arabeschi / i percorsi /dei nostri desideri /nascosti./ Labirinti / la strada / dei nostri pensieri /sconosciuti...”.

Il lettore può immaginarla nel silenzio della notte, quando, cessati gli incontri e salutati i collaboratori o gli amici, ella si sente avvolta dalla quiete e dalla tranquillità ed è sola finalmente con se stessa.

Lo dice espressamente in una sua breve lirica: “Il sole è tramontato / caduta la sera / resto in compagnia /dei miei pensieri”.

Allora, piuttosto che coricarsi e riposarsi per la stanchezza accumulata attraverso le tante attività del giorno che ha svolto senza risparmio alcuno, accende il computer: inizia così un fervido colloquio interiore, mentre sullo schermo incominciano a delinearsi i pensieri, i versi, le riflessioni e le descrizioni di ciò che il suo animo le detta.

In questo modo ella intende sottrarre alla dissolvenza del tempo e affidare alla memoria della parola scritta quelle esperienze profonde che hanno segnato i momenti importanti della sua quotidianità o anche le semplici impressioni di un momento particolarmente fecondo.

Lo fa utilizzando codici linguistici differenti, quali l'italiano, il francese (che per lei è diventato lingua familiare), il friulano nella varietà della Bassa, l'inglese, il dialetto veneto e persino il tedesco e il latino soprattutto per dare maggior risalto al contesto in cui si sono manifestati gli eventi o sono maturate le emozioni che l‘hanno ispirata.

Spesso le composizioni riportano in calce non solo la data, ma soprattutto il luogo in cui sono state concepite e scritte…

(Dall'introduzione di Odorico Serena).