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Rasc e Rasca. Storia di due germani reali

di Ferdinando Ravagli

Nella mia lunga vita di cacciatore, che dura ormai da quasi sessant'anni, ho avuto modo, più volte, di osservare il comportamento degli uccelli che erano oggetto della mia “attenzione”.

Tali osservazioni non si concludevano con la chiusura annuale della caccia ma continuavano per tutto l'arco dell'anno e nei periodi di “quiete” diventavano quasi più interessanti.

Ho avuto modo, così, di poter essere presente alle varie situazioni della vita di uccelli che più mi interessavano e di partecipare “di nascosto” ai loro comportamenti.

Essendo cacciatore esclusivamente “di palude” o “di valle” che dir si voglia, gli uccelli che più mi hanno interessato sono le specie acquatiche ed in particolar modo le anitre in genere.

La mia attività venatoria e d'osservazione si è svolta quasi completamente nel comprensorio delle “zone umide” del Veneto Orientale, di conseguenza le note riportate nelle schede descrittive dei vari uccelli trattati sono riferite solamente a questa parte d'Italia e non anche alle altre parti della nostra Penisola.

Si tratta, quindi, di un lavoro molto limitato in fatto di conoscenza completa delle varie specie trattate anche perché la mia conoscenza “scientifica” e “pratica” delle varie branche dell'“Ornitologia” sono molto superficiali e prive di ogni conoscenza in senso assoluto.

Non ho mai potuto, inoltre, effettuare studi ben precisi in materia e perciò il lettore dovrà accontentarsi di quanto il sottoscritto ha appreso solo attraverso la sua passione.

Per concludere queste note “prefattive” dirò che ho cercato, non so quanto ci sia riuscito, di narrare, più che di ricostruire, la vita di un Germano Reale (Rasc) e della sua compagna (Rasca) schierandomi, almeno una volta, dalla “loro parte” (credetemi, non è stato facile ... )…

(Dall'introduzione dell'autore).