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copertina Muzzana - Villa Muciana

Muzzana - Villa Muciana

di AA.VV.

“Quando iniziai quest'avventura editoriale, molti mi dissero che avrei fatto un buco nell'acqua, che a Muzzana c'era ben poco per scrivere un libro, poche fonti per documentare in particolare la sua storia; infatti l'archivio comunale ha solamente una documentazione successiva al 1918, quello parrocchiale ha di abbastanza antico solo i libri canonici e poco più, non risultano esistere importanti archivi di famiglia, poche le note su precedenti pubblicazioni, qualche rara lapide di scarso interesse, forse sarà per questo che abbiamo scritto appena settecento pagine.

Su un paese si possono scrivere tanti libri e in tanti modi diversi, noi abbiamo scritto, con la nostra gente, un libro sulla gente e per la gente di Muzzana. Abbiamo evitato di forzare la storia “grande”, che comunemente è quella degli altri, per inserirla nella piccola realtà del nostro paese, abbiamo invece cercato di evidenziare il più possibile la nostra storia “piccola”, quella che riteniamo più vera, quasi la quotidianità, dandole la dignità che ha meritato agli occhi di chi l'ha vissuta. Ecco allora nel nostro libro apparire l'umanità nel dettaglio, nella sua normalità, perfino con i suoi animali domestici, divisa in persone e famiglie, che vivono, si sposano e fanno figli, lavorano, fanno festa, pregano, studiano, recitano, votano e fanno politica, combattono nelle guerre, si ammalano e muoiono e così facendo, consapevolmente o no, fanno storia.

Possiamo affermare di aver cercato di fare protagonista di quest'opera ogni Muzzanese, tutti come artefici, molti anche come testimoni, tanti come collaboratori e alcuni come appassionati divulgatori della vita della propria comunità. Quest'ultimi che, con gli altri otto amici de “la bassa”, hanno segnato con la loro firma questo libro, meritano la citazione e un sentito ringraziamento, essi sono: Roberto Della Ricca, Marco Del Piccolo, Vittorio Del Piccolo, Gianna D'Orlando, Loretta Fanton, Franca Grosso, Livio Grosso, Marina Piasentier, Dino Romano, Francesco Sguazzin, Sandra Valerio e Marco Zaramella. In questa preziosa funzione avremmo voluto avere con noi anche chi, forse più di altri, aveva titolo e capacità, ma... aveva comprato un campo o cinque paia di buoi.

Muzzanesi pertanto sono i protagonisti, determinanti, con le loro autorità comunali e i responsabili della parrocchia, nella realizzazione dell'opera, tanto che il libro sarà soprattutto loro; ma un po' Muzzanese e un po' determinante mi sono sentito anch'io per aver curiosato e messo il naso un po' da per tutto, nella storia e nella vita del paese, nei contributi dei vari autori, nella notevole documentazione illustrativa, praticamente in ogni pagina, forse con un pizzico di arroganza e con la presunzione di aver conosciuto Muzzana come un buon Muzzanese.

Non è stato però uno sfoggio di particolare erudizione, spero pertanto di non essere stato troppo invadente e pedante, ho solo voluto fraternizzare con una realtà che sento particolarmente vicina, non solo per ragioni affettive. Ho voluto inoltre partecipare con tutto me stesso ad una grande festa paesana della cultura, una lunga, animata festa, per me durata più di due anni, nella quale ho gioito giorno dopo giorno insieme agli amici, Roberto, Livio, Fabio, Enrico, Nino e tanti altri ancora, brindando ai continui progressi del nostro lavoro, augurando successo alla nostra “spiritosa” fatica”

(Dalla prefazione del curatore Giuliano Bini).